Uochi Toki
Senza Titolo 11
Devo fare il becchino per trovare qualcosa, mentre voi fate finta di scavare e vi fermate ad uno strato più o meno profondo, giudicate buono il vostro operato e decidete di costruire case, tanto per cambiare. La metafora significa che io voglio sapere cosa c’è sotto e tu invece vuoi vivere: sono scelte. Dettate da cosa? Dettate dal caso. Io scrivo il dettato, tu scrivi il dettato, egli scrive il dettato. Ritorno al principio del mio ciclo di studio per capire come mai non ho mai avuto buoni voti e fatto contenti i miei, i nostri, i vostri, i loro, tutti! Perché i miei pensieri sono così subdoli? Perché quando parlo con altri sento di essermi esposto? Perché devo parlare? Perché dopo che mi son chiesto se è necessario parlare arriva l’immancabile genio armato di psicologia spicciola e mi fa notare che ho appena parlato? Quindi dovrei smettere di lamentare me stesso perché sono come tutti gli altri esseri. Non toccarmi, mi fai schifo! Chiudo un occhio, mi teletrasporto nel ricordo di luoghi ameni. Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli