[Testo di "Di Che Parlo" ft. Ensi & Rayden]
[Strofa 1: Ensi]
Di che parlo
Quando scrivo non cerco un intento
Alla gente filtro me e nient'altro
E ci rimango sempre, quant'è potente questo mezzo
Si faranno un viaggio nella mia mente
Il messaggio non ha prezzo
Il mittente non adesso, ma presto pagheranno veramente
Per tutto questo male fate un furto alla banca dei sentimenti
Andiamo solo a pareggiare
Non dico niente, ci trovate di tutto voi
Se dico tutto non è niente per voi
Naufrago fra i "perché", fra i "poi", i "se", i "se vuoi"
Se ne scrivo più per me che per voi
E noi sull'asfalto dal giorno uno
Con le parole che non tagliano nessuno fuori
Ma che tagliano la vita a metà
Tu guarda dentro cosa c'è e poi capirai, capirai
[Ritornello: Rayden]
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo
[Strofa 2: Rayden]
Sai di che parlo, di emozioni
Di quelle sensazioni che non ci lasciano mai (Mai)
Con ciò che realizzo non mi realizzo, ma
Sono solo padrone dei miei guai
Non vivo dei voti dei professori
Degli amori vuoti, dei soldi che non bastano
Sto sui volti dei sognatori, nei cuori di chi ama
I ricordi non ci lasciano
Non voglio un lavoro vero a tempo indeterminato
Io socialmente non integrato
Tu servo del superfluo, voglio qualità
Nella vita non hai metà della mia libertà
La realtà mi sta davanti, limito i rimpianti
Vivo fino a tardi, su di me il destino dei grandi
Crollo sull'asfalto, ma ho la forza di rialzarmi
[Ritornello: Rayden]
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo
[Strofa 3: Raige]
Qua tra la fine dei polmoni e l'inizio dello stomaco
Il dolore è così forte da staccare l'intonaco
E dà senso di mancanza, vuoto tremendo
Affronto con lungimiranza, investo il mio tempo
Parla di noi questa cazzo di città
Chiusa, ma poi canta di sogni di libertà
Fa ciò che vuoi, sbaglia solo le quantità
Solo per voi grazie da qua all'eternità
E a quella stessa fermata se chiudo gli occhi forte
Sento un profumo dolce che mi avvolge
Che sa farmi ricordare noi grandi pronti a sbagliare
Ma troppo piccoli per sfiorare tutto 'sto male
E non c'ho voglia adesso di dire "c'è dell'altro"
Voi conoscete il resto, sapete tutto quanto
E il mio sguardo è dentro al vostro fino all'ultimo battito
(Giorno) Prima del salto (Ritorno)
[Bridge: Raige]
Passano i giorni, mamma, non mi va via
Un tuffo al cuore, nella testa è magia
Guarda negli occhi e leggi l'anima mia
Leggi l'anima mia
[Ritornello: Rayden]
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo
Guardati dentro anche tu, sai di che parlo, di che parlo
Che crolliamo sullo stesso asfalto
Anche tu hai bisogno di qualcosa che non c'è
E se non c'è, non è che puoi inventarlo