L’Officina della Camomilla
Pluri Susanne (demo)
[Testo di "Pluri Susanne (demo)"]
Quotidiani giapponesi che sfrecciano travolti di gigli in un lento tango di pesca
Saluto le mie colleghe cascate di fior di campo
Alcol giù dal tetto spagnolo
Firmano sul pavimento con la loro ombra schiuma naufragio di marciapiedi
La sera si è vestita da Carmine Crocco
E mi ha rubato tutti i colori dell'agenda tramonto
Che spaginava di corvi
Io le taglio la gola e la riempio di lucciole salto la corda e sono in ex-Jugoslavia
Ho una valigia piena di noccioli e sigarette danesi
E un lungo sterrato bandolero di squalo far west
Mi perdo spesso nelle stampelle del giovane clochard Francesco
Il buio della sua sedia è una ciurma di husky ciucchi
Ho saccheggiato il fruttivendolo, il ghiaccio dalla faccia degli orsi
E la violenza di Susanne
Mentre fucilava i ricordi io le baciavo un occhio
Quello che si è rotto fissando la finestra randagia
Che non è mica obbligatorio bere per sempre cara Susanne
Difatti la tua ombra è un rovo di sette vini maledetti
E la tua birra vola in cielo e forma nastri brillanti di mar Baltico
Nella mia rete di caccia sera black cats everywhere
E stanotte non correremo più
Il mio cuore è un bar chiuso
Scheggia di stella occupata nel taschino della camicia
Medaglia di carta scura e piccolo catalogo di omicidi
Da sfogliare in due
Ammetto che sei stata molto dolce, come un canile trascurato