Claver Gold
30 Metri D’Alluminio
[Testo di "30 Metri D'Alluminio"]
[Strofa 1]
Il primo metro è stato un lampo, triste e distratto
Non avevo scampo (No), ero troppo stanco
E strappo dopo strappo mi intrappolo nel fango
Galleggiando sudo e ci rimango
È l'ultimo tango
Sopra sto tapis-roulant che ruota
Mio dio che ruota, lei neanche lo nota
Ho le gambe stanche, le scarpe giuste
Voglio scappare mentre affogo tra pare e buste
Losco affare interno, resto appeso a un filo
Ti sorprende se all'inferno perdo qualche chilo?
E tiro dopo tiro, fuori luogo in giro
Sbocco al gabinetto, ho un letto da fachiro
Piove da far schifo, sembro Rambo in viso
Lei non torna, il cielo piombo e sta scuocendo il riso
Ed io non l'ho deciso, la scia di Narciso
Da seguire ad occhi chiusi, Inferno e Paradiso
Resto in para giorni, sto per sottopormi a interventi di realtà tra verità deformi
Il sole nei dintorni ed io chiudo le tende
Sto sprecando la mia vita mentre un'altra goccia lenta scende
[Ritornello]
E scivolando su un tappeto di metallo caldo
Non ci son scuse o motivi per non farlo
Luci soffuse, manca poco al traguardo
Gli ultimi 30 metri e non sai chi ti sta aspettando
Non ti domandare mai dove sono gli altri
Forse poi mi riderai, ora pensa a salvarti
E vuoti il frigo con i segni neri in viso
30 metri di alluminio sospesi tra Inferno e Paradiso
[Strofa 2]
E a metà strada sono immerso fino al collo, perso
Nuoto nel cloroformio a mollo giro in fronte inverso
Ragazzi è un brutto scherzo, calmate tutto adesso
Voglio tornare ad essere me stesso
E a tessere la trama dei giorni che rimarranno
Gli amici dov'è che stanno? Forse mi salveranno, forse
I metri se ne vanno, perdo le mie forze tra l'inganno di 'sta troia e le sue dolci morse
Le slitto tra le cosce afflitto dalle mille angosce, sembra sempre la prima volta e non mi riconosce
Finisco questa poi la lascio ad altri panni neri, altre persone che non sanno qual è il suo mestiere
Riempio il bicchiere si festeggia la mia libertà
L'indipendenza dove non esiste verità
È triste alla mia età, crisi d'identità
Da cui ne esco fresco e pronto con lo scontro con chi c'è al di là
[Ritornello]
E scivolando su un tappeto di metallo caldo
Non ci son scuse o motivi per non farlo
Luci soffuse, manca poco al traguardo
Gli ultimi 30 metri e non sai chi ti sta aspettando
Non ti domandare mai dove sono gli altri
Forse poi mi riderai, ora pensa a salvarti
E vuoti il frigo con i segni neri in viso
30 metri di alluminio sospesi tra Inferno e Paradiso