Lanz Khan
Tulipani
[Ritornello: Lanz Khan]
Giù nei precipizi come nei miti persiani
E a forza di stringere il vento non ho più le mani
Queste rime che compongo sono tulipani
Nascono dal sangue perso dagli innamorati

[Strofa 1: Lanz Khan]
Petali rossi su rocce dorate
Gocce trattenute, altre sacrificate
Occhi che si cercano, anime tempestate
Di preziose gemme interiori mai sfoderate
Sono lingue come spade avvelenate
Che si leccano ferite sotto i raggi d'estate
Muoiono felici come non sono mai state
Come dolci illusioni che muoiono se pronunciate

[Ritornello: Lanz Khan]
Ma certe volte fa sempre più male quando cadi
E a forza di stringere i vetri ho tagli sulle mani
Queste rime che compongo sono tulipani
Nascono dal sangue perso dagli innamorati

[Strofa 2: Lanz Khan]
Gocce rosse su rocce franate
Mille voci sognate nelle notti d'estate
Gambe radicate che inseguono schiene alate
Attraverso nature morte con le foglie seccate
Qui sono lingue come spade affilate
Che si cercano intrecciate come trame incantate
Cronache di terre abbandonate
In cui rimangon solo gli echi di leggende a malapena sussurrate
[Ritornello: Lanz Khan]
Giù nei precipizi come nei miti persiani
E a forza di stringere il vuoto non ho più le mani
Queste rime che compongo sono tulipani
Nascono dal sangue perso dagli innamorati

[Strofa 3: Lanz Khan]
Crepuscoli rossi su rocce crepate
Bocche silenziose con dentro lingue spinate
Appassiscono sul fondo di fosse dimenticate
Nel momento in cui le luci si fanno più soffocate
Gli occhi sono perle affondate
Le orbite paludi acquitrinose infestate
Templi e grandi mura con il tempo insabbiate
Lo splendore sublunare giace con le ore contate

[Ritornello: Lanz Khan]
Ma certe volte fa sempre più male quando cadi
E a forza di stringere spine ho i buchi sulle mani
Queste rime che compongo sono tulipani
Nascono dal sangue perso dagli innamorati

[Strofa 4: Lanz Khan]
La sera scende tra visioni stellate
Pioggia primaverile sulle terre desolate
Dona la vita al sangue di anime precipitate
E nascono i tulipani sulle rocce franate
Sono navi su rotte dimenticate
Carri di fuoco sulle vie del gelo oscurate
Il cosmo in movimento fra comete argentate
Estasi finale con le labbra insanguinate
[Ritornello: Lanz Khan]
Ma certe volte fa sempre più male quando cadi
E a forza di stringere il vento non ho più le mani
Queste rime che compongo sono tulipani
Nascono dal sangue perso dagli innamorati