John Princekin
Fuga dal dio sole
[Testo di "Fuga dal dio sole"]
[Strofa: John Princekin]
E quando il mondo sfuma i suoi colori
Puma si nascondono e si fondono con l'ombra che sale là fuori
Mentre gli insetti cantano
Gli umani affetti dal bisogno della luce scappano
Là dove il suono si propaga inascoltato
E dove il cielo assorbe il tuono inosservato
Dove tutto scorre senza freni su binari paralleli
Un safari senza fari nelle terre dello Yeti
Tutti amici quando il fuoco è acceso
Tutti amici con il cibo e con il sacco a pelo
Tutti amici con la civiltà in tasca
Ma nella necessità finirà che tutto casca
E in pasto a un parassita solitario
Che attacca la mia specie come un verme nel condotto orinario
Futuro finché non glielo dici
Finché non sei sicuro di mandarli a fare in culo certi cazzo di amici
Sforare nell'assurdo
Lasciare l'innocenza al tempo è l'avvento di farsi furbo
Ficca con le dita le cazzate in uno spazio ricurvo
E bruciale in onore del tuo gruppo
Staccionate sono solo prigioni per pecore
O basta l'effetto ottico per farti cedere
Per quei pochi super tallyman
Oltre lo steccato sta impalato un dobermann
E quel chip che ci iniettano nel collo
Fingono il tracollo per la libertà del loro controllo
Questo diritto dell'indispensabile
Ci fa più umani ma non muta in laghi le savane aride
Emozioni in stampa al palazzo d'avorio
Preparatevi impallate nel pianeta del frantoio
Riversando una poltiglia di valori
Seriali dentro una bottiglia nelle domande di un trivial
In ogni impiglio i centri commerciali
Vesti succinte per le collegiali
Bruciano su ceppi scoppiettanti
Come c'ha creato la natura ci distrugge tutti quanti
L'organizzazione si crede più forte
Il cataclisma è una rivolta che non spegne il raggio della morte
Nel riciclo millenario calvario liquido
Ossario dopo il passaggio di Nibiru
Sono solo nuovi archetipi
Embrioni ariani impiantati nel mezzo dei ventri degli umani vergini
La paura dell'amore è schiavitù e tiri su in linea con Orione
La fuga dal dio sole!