C'era l'odore della luna e la luce del mare
Dentro i miei occhi quella notte lungo il litorale
Fuori i miei occhi c'era Luglio ma dentro Novembre
Nella mia testa avevo un altro nah, non era Ale
E dopo un drink, dopo un altro, poi un altro finché siam finiti a baciarci su un prato
Ma che infine era un tavolo a un angolo e toccarti sembrava sfiorare il platino
E dopo baci su baci ci hanno sgamati, non ero io a parlare, erano i cocktail
Due anni sono passati e gli schiaffi della tua amica suonano ancora sulle mie guance
Ci siamo amati e poi odiati, ci siamo usati, ma forse Dio ci allontana e ci confonde
Non sarò io finché non ti avrò mia per una nottе
Perché lo fai? Il vuoto non lo riempi con una busta
Tu vuoi l'amore ma lo cеrchi a una festa
Al massimo ti spezzerò il cuore più di quanto sia infranto
Pensi che ogni sera sarà quella giusta e finisce con l'amica che ti tiene la testa
È tutta colpa di quell' open bar alla fine Maggio
Dicevo "Vivimi", due stelle che si incontrano danno il peggio di sé e si fanno lividi
Scrivo oggi su quel giorno che mi mette ancora i brividi ma in sintesi ci ha reso un po' più vigili
I ricordi ancora vividi, ti dico girati, e bacio la tua pelle nuda ma con gli occhi lucidi
Oggi di te ho ricordi fino troppo nitidi e del resto non mi è mai importato nulla, tipo ma eravamo a Rimini o Gallipoli?
Tagliai i legami, i pensieri solo attratti dal tuo sangue come squali
Una notte hai preso il mio cervello e fatto gli origami
Ero un gatto in mezzo ai cani, il male tra gli umani
Ti penso e vedo una distanza ora abissale, un amore un po' amorale spento prima di sbocciare
Aspetto e spero che mi passi mentre penso mille api sullo stesso fiore uccideranno l'alveare
Perché lo fai? Il vuoto non lo riempi con una busta
Tu vuoi l'amore ma lo cerchi a una festa
Al massimo ti spezzerò il cuore più di quanto sia infranto
Pensi che ogni sera sarà quella giusta e finisce con l'amica che ti tiene la testa
È tutta colpa di quell' open bar alla fine Maggio