Zampa
San Francisco
Se appoggiassi una puntina sui solchi della tua mano
Suonerebbe una diversa frequenza per ogni ramo
E lo so che sembra strano ma anche se sapessi come leggerle
Vedresti troppe strade e non sapresti quale scegliere
Una mappa non basterebbe, incroci sovrapposti cambiano continuamente
Curve strette come sulla Lombard
Rollercoaster luna park ma qui non c’è Zoltar
Altro giro altra corsa
Tocca rallentare un attimo se no ti perdi
Siedo sul molo della baia come Otis Redding
Ripenso a quando non capivo e me ne stavo afflitto
Poi ho intuito che il tragitto non è mai dritto
Segni profondi come sotto queste occhiaie
Trame complicate da cui non sai se uscirai e
Ci riuscirai solo se vivi in prospettiva
Sei tu che scrivi la tua narrativa

Le linee che ho sulla mano
Sembrano le strade di San Francisco
Tracce che nascondono un piano
Profonde come i solchi di un disco
Le linee che ho sulla mano
Sembrano le strade di San Francisco
Tracce che nascondono un piano
Profonde come i solchi di un disco
Sara mi legge ogni mattina appena sveglia l’oroscopo sul giornale
Dice che non ci crede ma intanto lo legge uguale
Dice è come un rito, io la prendo in giro
Lei mi dice Ale
Lasciami stare non c’è niente di male
Non so se nelle stelle il destino è impresso
Ma per ogni successo ho pagato il prezzo
Nato a maggio, giorno 22
Credo in homo Faber Fortunae Suae
Sulle mani ho vecchi graffi, cicatrici nuove
Solchi scavati dalle lacrime, bruciati al sole
Sotto il segno dei gemelli dal ’79
Ho la passione per il rap ed il festone
Peter Pan, resto ancora in piedi come un vecchio punk
Quinto Dan di sbatti ed errori come Shantaram
Anche se il fato è fisso come il binario di un treno
Scegli tu se seguirlo o meno

Le linee che ho sulla mano
Sembrano le strade di San Francisco
Tracce che nascondono un piano
Profonde come i solchi di un disco
Le linee che ho sulla mano
Sembrano le strade di San Francisco
Tracce che nascondono un piano
Profonde come i solchi di un disco