U.G.O.
L’Ara Votiva
Come una piaga lascio cicatrici, infetto la massa informe
Prendo un micro, cablo, chiamo a raduno le fiere brade
La mia congrega berrà sangue e mangerà carni morbide
Se la scena decade, andrà dentro ad infettare le piaghe
Vedrai come rovinerà il suolo lo stuolo da televisione
Props per il bro, ben nitidi i propositi per l'occasione
Sondi infiniti mari, animali strani appariranno dagli abissi
Di certo no cover, nè tribute band, tantomeno Easy Listening
L'Mc tecnico sta nostrano, stende flava strato su strato
Ciò che è stato è stato, sferzo la scena con un certo nervo ruvido
Estreme soluzioni, evoluzioni completamente fuori dal mercato
Ciò che ricavo lo userò da rimedio per le vostre piaghe da decubito
Del mio tipo sono il primo e l'ultimo, se puoi tu ferma lettere e flusso
L'enigma arriva a svelarsi sin a trasparire nel tessuto del testo
Per eccellere tra i servi recidono, i nervi e mente subito
Poi son ideati ad hoc, hip hop no top per il grande pubblico

Il pezzp unico spicca tra tanti pasticci linguistici
Immensi stormi navigano nei virtuali spazi vuoti
Mocciosi bisticciano fomentano risse sui requisiti stilistici
Io ne sto fuori, spendo il tempo liberovicino ai miei soci
Ignoro i modi, nota il livello, col tranello il vuoto non si colma
Occorre calma per attraversar tremende valli di lacrime
Non servono troppe scene, scegli un concetto e dagli forma
Vedrai le lettere accendersi e cospargere di cenere le pagine
In quanto a dizionario e immaginario sto a posto
Mastico incastri a stufo, scolo litri d'inchiostro fresco
Esaurire le fatiche mitiche so dov'è l'olimpo linguistico
Fondo barre di hip hop le porto in sacrificio ai cani d'Efesto
Quindi gestisco flussi semantici, celo qualità in quantità
Nel gotha reazionario del rap, chi vale non sale, chi sale non sa
Tolta la patina alla tecnica lo strato superficiale si lacera
Arriva uno qualunque, ne aumenta esponenzialmente le potenzialità