Ernia
L’ultimo
[Testo di "L'ultimo"]

[Strofa 1]
Bene, anni Novanta che lì nasce
Una famiglia disagiata fin da quando è nelle fasce
Padre quarantenne muratore pugliese dal Meridione
Prende casa al Cimitero Maggiore
Quella via è il Far West per loro
Non è posto per bambini in cui nasci che sei già uomo
E loro non fanno altro che aggiungersi alle famiglie
Ma, se sognavan di meglio, la società li costringe
Fin che passano gli anni e tra gli sforzi non arriva il meglio
Padre sempre sveglio, la madre scappa, vuole il di meglio
Con le amicizie i primi anni di scuola, ma sogna di fare i soldi con i balordi giù a Bonola
E in questo campo, sai, fan passi da giganti
Stan le sere nei cortili a imparare dai più grandi
Torna a casa ragionando sul da farsi
Ma tiene il cash in mano e porta buste in mezzo ai parchi

[Strofa 2]
E fino adesso un altro anno che passa
Primo arresto, poi il processo per qualche grammo di troppo in tasca
Non vuole più problemi, quindi poi si calma
La coscienza ormai pulita, ma il precedente la macchia
Non sogna più il denaro quindi mette a posto la testa
Contatti con i ragazzi ricchi bucandosi a qualche festa
Eppure, non si accorge della svolta, quella sera in quella festa la incontra per la prima volta
E spaventato prima un bacio, poi la sfiora e rintocchi
La prima volta nella vita e non vede il male negli occhi
E lei, non c'entra con dov'è cresciuto
Se gli passa le emozioni di un ora con un minuto
La vede sola anche se in mezzo alle persone
Sopra le sue labbra i primi segni dell'amore
Le avevano parlato di questa emozione
Ma non capita due volte, la fortuna è un sognatore
Infatti aveva sta sensazione dopo mesi lei ha un altro "Avrò un futuro migliore"
E lui, viene scosso dal suo tip, la scoperta fa paura perché è il suo migliore amico
Non sa che fare quindi riguarda il passato ma bastano pochi giorni di tempo e viene lasciato
La prima grande lezione di non fidarsi
Torna a vendere nei parchi ritornando su i suoi passi
E purtroppo viene preso un'altra volta
Con i bracciali su i suoi polsi e l'oro soltanto in bocca
Per raccontarli tutti non bastano i giorni
E soltanto l'ultimo di tutti sti racconti