Guti
Maestro
Pensieri sparsi per la testa non li collego
Non nego che vorrei metterli insieme tipo coi Lego
Vorrei che sta roba qua si trasformasse in un impiego
Vorrei pregare dio, ma non so bene se ci credo
Credo di più alla musica: chi la fa, chi la ascolta
Chi prova sempre a sfondare, chi recca ancora una volta
Chi cerca ancora una svolta a sto futuro grigio
Un’alternativa a passare una vita in un ufficio
Rappo per chi sta nervoso, per chi la beve liscia
Per chi rifiuta una striscia, per chi per vivere rischia
Ancora per chi sta calmo anche se dentro prende fuoco
Per chi in sto pezzo trova un collegamento coi Dogo
Cresciuto con la musica a 4 anni col piano
Ancora oggi per questo ringrazio mio papà
Ora oltre a suonare scrivo e non deve sembrare strano
Se tutto ciò che ho da dire io lo esprimo grazie al Rap

Esco dal mio mondo da solo in punta di piedi
Ti dico un giorno ci torno ma lo so che non ci credi
Nascosto dietro una maschera che poi cade di botto
Pochi consapevoli di cosa ci sia sotto
Di cosa penso davvero, drammi, difficoltà
Dei momenti più felici, quelli lasciati a metà
Della pietà provata per chi prova ma non ce la fa
Io rispetto chi se ne va, ma pure chi resta qua
Senza ritornello il pezzo, capisci il motivo, è grezzo
Non per questo meno bello, un po’ più introspettivo
Schivo chi critica queste barre perché quando rimo
Senti il tocco di Garrett, il beat è il mio violino
Ora ti dico le ultime quattro
Ogni giorno che passa vivo sognando le luci del palco
Scrivo ste liriche, rappo
Questo pezzo è il primo motivo per cui devi dirmi che spacco